Un piccolo esercito di paperelle sta navigando più o meno compatto verso le coste della Bretagna.
La notizia, già di per sè curiosa, diventa davvero incredibile se si pensa che le paperelle sono ben 30.000 e provengono da una nave che perse il suo carico di giocattoli a causa di una tempesta nel lontano 1992!
Da allora l’oceanografo americano Curtis Ebbesmeyer ha dedicato gli anni della sua pensione a seguire gli spostamenti dello strano branco, ricostruendone il percorso.
Si è così accorto che, dopo qualche chilometro di marcia compatta, il gruppo si è diviso: qualche paperella ha puntato verso sud, finendo sulle spiagge di Indonesia e Australia, mentre un gruppo più piccolo è riuscito a passare lo stretto di Bering, ed evitati gli iceberg, è entrato nell’Oceano Atlantico.
Da 15 anni a questa parte in molti hanno raccolto sulle spiagge di mezzo mondo una paperella viaggiatrice.
Secondo gli studi di Ebbesmeyer i pirmi avvistamenti del piccolo esercito sono previsti sulle coste della Cornovaglia e dell’Irlanda del Sud.
La casa produttrice dei simpatici giocattoli di gomma ha promesso ben 100 dollari a chiunque ne porti loro una, ma il valore delle eroiche "bestiole" può arrivare fino a 740 euro, cifra proposta da alcuni collezionisti disposti a tutto pur di possedere una paperella scampata alla tempesta.
Ma la notizia ha interessato ben più alte sfere, considerando che i 27mila chilometri percorsi dai giocattoli e monitorati dagli studiosi ha permesso di analizzare i cambiamenti climatici del globo.
Simon Boxall, del Centro nazionale Oceanografico di Southampton, ha dichiarato: "Seguendo le papere di gomma attorno al mondo, abbiamo tracciato il percorso delle correnti, che sono quelle che determinano poi il clima e visto che la plastica può durare 100 anni, la nostra speranza è che questa avventura possa continuare ancora a lungo. Per questo, invitiamo tutti i vacanzieri a tenere gli occhi bene aperti quando sono in mare".
La notizia mi è parsa talmente romantica da meritare di essere ripresa, a qualche giorno dalla sua uscita.
Sono rimasta abbastanza meravigliata che alcuni siti, come per esermpio ALICE, sotto all’articolo abbia messo questo link:
In alice

Vuoi andare a caccia delle paperelle?
Come programmare le vacanze in Irlanda
E’ proprio vero che la pubblicità è l’anima del commercio!!!
A ‘sto punto se superano Gibilterra c’è da pensare ad un piano predeterminato di invasione su vasta scala…
“The Day After the Duckies” – “Il Giorno dopo le Paperelle”…
Crimson, ti adoro….. 😉
Quack!!! 😉